Diagnosi precoce del tumore prostatico: consigli a tutti gli uomini dopo i 40-50 anni
Di rilevante importanza poter diagnosticare il più precocemente possibile la presenza di un tumore prostatico, in fase iniziale, quando generalmente il paziente non ha ancora alcun disturbo urologico e spesse volte in perfetta attività lavorativa: infatti un tumore localizzato entro la prostata, cosiddetto intracapsulare, è guaribile nelle quasi totalità dei casi con la chirurgia radicale, sia
con tecnica classica, sia con tecnica chirurgica video laparoscopica e robot, sia con tecnica mediante microscopi/telescopi e strumentazione finissima da”gioielliere”.
- Visita urologica annuale a partire dai 50 anni, che va anticipata a 40 anni se il paziente ha una familiarità per tumore prostatico (nonno, padre o fratelli).
- Dosaggio nel sangue del PSA totale e libero, quest’ultimo per valutare il valore ratio (rapporto tra PSA libero e totale) a partire dai 50 anni, che va anticipato a 40 anni se il
paziente ha una familiarità per tumore prostatico (padre, zii, fratelli).
Inoltre per escludere risultati, che possono erroneamente allarmare il paziente, è bene che il prelievo ematico per il PSA avvenga prima dell’esplorazione rettale effettuata in occasione della visita urologica o dopo almeno 5-7 giorni
dalla visita stessa. E’ consigliabile anche che nei 2-3 giorni precedenti il prelievo per il PSA il paziente osservi astinenza sessuale e sospenda attività sportivo-ginnica
- lo specialista urologo, valutando rigorosamente il singolo caso clinico (condizioni generali, età, PSA totale e libero-ratio, elementi obiettivi clinici rilevati dalla esplorazione rettale, ecc...) potrà ritenere consigliabili altri accertamenti come la ecografia transrettale che oggigiorno può essere efficaefficacemente abbinata alle moderne indagini elastografiche S.E (STRAIN IMAGING) ed S.W.E (SHEAR WAVE) che consentono la migliore valutazione quantitativa e qualitativa della elasticità del tessuto prostatico , migliorando pertanto, e nettamente, sia la “sensibilità” che la “specificità” diagnostica di tale accertamento..
Si consiglia per approfondire il tema della diagnosi precoce di tumore alla prostata, la lettura dei seguenti capitoli , sempre in “Patologie”:
Con questa chirurgia mediante microscopi/telescopi si riesce oggidì a ridurre al minimo la possibilità di incontinenza urinaria, e si riduce pure il rischio di impotenza, anche se nel deficit sessuale entrano in gioco moltissimi fattori favorenti eziopatogenetici, che possono bruscamente peggiorare l’attività sessuale dopo la chirurgia radicale per tumore prostatico:diabete, ipertensione arteriosa, fumo, alcol, fibrosi dei corpicavernosi, arteriosclerosi, aumento colesterolo-trigliceridi, etc.
Vedi articolo "Tumore alla prostata: nuova tecnica chirurgica per la conservazione dello sfintere interno effettuata mediante varianti e modifiche introdotte dal Prof Roggia" e vedi filmati RAI